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Da giovedì 27 a sabato 29 novembre 2025

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COPAGRI LOMBARDIA CHIEDE AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA MAGGIORE SOSTEGNO PER IL SETTORE

MINISTRO LOLLOBRIGIDA: “L’AGRICOLTORE DEVE TORNARE AL CENTRO COME BIOREGOLATORE DEL TERRITORIO”

In occasione della visita del ministro Francesco Lollobrigida tra gli stand di Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona oggi il presidente Copagri Lombardia Roberto Cavaliere ha chiesto maggiore sostegno per il settore zootecnico. “Ringraziamo il Governo che si sta battendo in Europa e a livello internazionale per difendere l’Italia intera– ha detto Roberto Cavaliere- . Noi abbiamo bisogno di attirare l’attenzione sul settore della zootecnia perché centinaia di migliaia di produttori hanno dovuto chiudere in questi anni e quindi il nostro messaggio è quello di lavorare insieme per ridare dignità a questo settore, colpito da vari attacchi sia da un punto di vista economico (il mercato, i prezzi e le accuse illegittime che fanno sull’ inquinamento) . Noi abbiamo un’agricoltura italiana forte, viva, e che vuole continuare a vivere. Anche sulla questione quote latte le chiediamo di dare ancora maggiore sostegno, si sta facendo un grande lavoro, ma questa è una vicenda che va chiusa con un lavoro di squadra in Europa”. 

Grazie a voi per il lavoro che fate adesso e che avete fatto negli anni– ha risposto il ministro Lollobrigida-. resistendo a una fase nella quale ci volevano convincere che bisognava essere pagati per non coltivare, per non allevare e per non pescare. Questa è stata la dinamica fino adesso, ma sta cambiando tutto. Non solo grazie al lavoro del nostro Governo, che pure ha fatto delle scelte chiare in Italia e in Europa. Il mondo dell’agricoltura è centrale, il mondo dell’allevamento è centrale, va difeso e valorizzato. Sono due cose che viaggiano di pari passo. Perché una cosa bisogna spiegare e l’abbiamo spiegata in Europa: senza allevamento, senza agricoltura, la natura non migliora, peggiora. Il disegno delle nostre colline, dei posti che vengono a visitare da tutto il mondo è fatto dagli agricoltori e dagli allevatori, è stato manutenuto dagli agricoltori e dagli allevatori. Lo abbiamo spiegato in Europa, raggiungendo un risultato l’altro ieri, che è quello di frenare quella vergognosa affermazione che le emissioni animali si possono paragonare alle emissioni industriali. Una cosa orribile. Abbiamo ottenuto un altro risultato importante. l’Italia ha presentato un documento che chiede di riflettere sui fondi Pac, di aumentare gli stanziamenti per i fondi Pac perché l’agricoltura va sostenuta. Abbiamo perso in trent’anni 35% delle aziende agricole italiane, il 40% delle marinerie. L’Italia ha presentato un documento che abbiamo scritto e che è stato firmato da sette nazioni tra cui la Francia, l’Austria, la Polonia, la Romania, e sostenuto da venti nazioni che ci hanno dato ragione: l’Italia ha ragione, l’agricoltore deve tornare al centro come bioregolatore del territorio. L’uomo ha messo a posto il territorio nella sua storia, lo protegge e questa dimostrazione deve essere compensata dal giusto rilievo. Noi crediamo nell’allevamento. Crediamo che l’Italia sia un esempio di capacità di produzione nel rispetto del benessere animale, nel rispetto delle norme e delle leggi. Questo deve risultare però anche dalla giusta redditività delle aziende per restituire speranza e per permettere ad altri tanti ragazzi che incontreremo anche oggi, di scegliere nella loro vita quello che vorrebbero fare per passione e che magari non possono scegliere perché il reddito per mandare avanti la propria esistenza non è sufficiente”.