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TORNANO A CREMONA LE FIERE ZOOTECNICHE INTERNAZIONALI

Dal 26 al 28 novembre va in scena l’unica manifestazione italiana specializzata sulla zootecnica ad alta redditività

Un layout espositivo completamente rinnovato, una mostra zootecnica unica in Europa con più di 470 capi in mostra dall’Italia e dall’estero, prove in campo con le più innovative attrezzature agricole, un programma convegnistico-seminariale con più di 40 appuntamenti

Cremona si conferma uno dei principali eventi mondiali per il settore

Cremona, 11 novembre – Dopo un difficile 2020 segnato dall’emergenza sanitaria, un anno in cui comunque CremonaFiere è stata al fianco degli allevatori con un’edizione speciale delle Fiere Zootecniche, torna finalmente in presenza l’unica manifestazione in Italia dedicata esclusivamente all’agro-zootecnia. “Nel 2020 abbiamo fatto una proposta online per rispondere all’unico format possibile in quel periodo, ed abbiamo mantenuto vivo lo spirito di una manifestazione nata 76 anni fa. È un ritorno importante e molto atteso perché gli operatori professionali hanno la necessità di avere a disposizione strumenti efficaci per dare nuovo impulso ad un comparto che ha molto sofferto nell’ultimo periodo – dice Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere –. Abbiamo finalmente la possibilità di incontrarci, di toccare con mano le novità tecniche, di vedere dal vivo gli splendidi capi in mostra, è un’occasione importante che tutti noi operatori possiamo sfruttare per dare un forte segnale di vitalità”.

Molte le novità di quest’anno a partire da un nuovo layout espositivo in cui troveranno posto attrezzature e tecnologie all’avanguardia come nell’area Agrinnovation, che presenterà tutti i temi più attuali del settore con l’obiettivo di fornire agli allevatori una visione strategica completa per sviluppare al meglio il loro business. Importanti novità tecniche saranno presentate anche nella rinnovata area delle prove in campo, per la prima volta quest’anno su terra e al coperto. L’innovazione costituisce dunque il fil rouge di tutta la manifestazione e getta un ponte tra il passato e il futuro dell’agricoltura: in fiera saranno allestite infatti anche due interessanti mostre di mezzi agricoli storici, a testimonianza della grande eredità non solo tecnica ma anche culturale che la Fiera di Cremona custodisce e valorizza da oltre 70 anni. Ma il cuore pulsante della manifestazione saranno certamente gli eventi zootecnici: una mostra internazionale – l’unica in Europa quest’anno, visto anche il forfait di Swiss Expo a Ginevra – che vedrà la presenza di oltre 470 capi da 75 allevamenti italiani ed esteri  e che si svolgerà in un ring completamente rinnovato, giudicata dal giudice internazionale Callum McKinven dal Canada; e l’asta internazionale, organizzata quest’anno con una nuova formula  presentata dal battitore irlandese Glyn Lucas.

La peculiarità che da sempre costituisce uno dei marchi di fabbrica delle Fiere Zootecniche di Cremona è senza dubbio il suo programma eventi: quest’anno saranno più di 40 gli appuntamenti tra convegni, seminari, workshop e presentazioni. un calendario ricco, studiato per fornire agli operatori dei validi strumenti e soluzioni per migliorare il lavoro in azienda. Sostenibilità ambientale, efficienza di processo, visione strategica del futuro per valorizzare tutti i livelli della filiera: questi sono solo alcuni degli stimoli di un calendario che vedrà la partecipazione dei più qualificati professionisti del settore. “Il nostro sguardo è sempre rivolto all’internazionalizzazione – sottolinea Massimo De Bellis, direttore di CremonaFiere – perché il nostro compito è creare nuove opportunità per le aziende italiane. Per questo abbiamo realizzato un programma di incoming di buyer dall’estero che porterà a Cremona delegazioni da Azerbaigian, India, Moldavia, Polonia, Bielorussia, Russia, Romania, Serbia, Pakistan, Uzbekistan, Sud Africa e Ghana: tutti Paesi estremamente interessanti per sviluppare nuovo business. Il programma di internazionalizzazione è realizzato con la collaborazione di ITA Italian Trade Agency e di Regione Lombardia. Si tratta della concretizzazione di un lavoro che portiamo avanti costantemente tutto l’anno per mettere in relazione le imprese nazionali con i mercati esteri più interessanti”.